E' l' inzio della lunga agonia che accompagnera' il Padre negli ultimi
tre anni e mezzo ridotto ormai in un corpo inerte.
Egli parla pochissimo, e' sempre raccolto in preghiera,la corona ruota
incessantemente sulle Sue mani ed a chi Gli si avvicina ripete soltanto qualche
raccomandazione: " Compotatevi bene e siate grati al Signore.....Sopportate
le sofferenze per amore di Gesu'...Non perdete di vista la presenza di Dio.....Attento,
figlio mio, perche' il nemico e' sempre pronto in agguato...Pregate la
Madonna che Mi porti con Se'.."
Il 10 Agosto 1964, ricorrenza annuale della Sua prima Messa,,chi la sera
Gli fa gli auguri, Lo vede prorompere in dirotto pianto, mentre dice: ".....54
anni di indignita' ".
Eppure, di fronte a questo colosso di umilta', di sacrificio, di santita',
c'e' ancora- chi lo crederebbe?- qualcuno che, rivestito d'autorita', impartisce
direttive per torturarlo e distruggerlo.
Costui, capace della piu' disumana cridelta', consente che al santo frate
siano somministrati potenti medicinali che Lo stordiscono e Lo vadano privando
delle capacita' di intendere e di volere.
Proprio cosi': Gli vengono dati sonniferi, barbiturici, droghe varie che
Lo privano di forze, Gli appesantiscono le gambe, Lo lasciano in balia
di spaventose vertigini, Lo fanno stramazzare a terra.
Coloro che preparano i medicinali, mantengono il piu' assoluto segreto
sui preparati e non confidano ad alcuno la natura delle droghe o delle fialette
di stupefacenti utilizzati.
Rimangono gravemente colpevoli in coscienza.
Neanche il direttore sanitario della Casa Sollievo della Sofferenza, clinico
illustre, molto riserbato e figlio devotissimo del Padre, riesce a carpire
il segreto dei medicinali.
Gli amici del Padre nulla possono, perche' a tutti e' vietato di intervenire
nella questione. Chi e' riuscito a vedere ( ad esempio padre Pellegrino
che ha assistito il Padre negli ultimi tempi di vita ) assicura che le pasticche
medicinali fatte prendere al Padre, senza ingerenza di altri, sono piu'
di quanto possa contenere il fondo di un piatto e che le fialette usate
per le inezioni vengono fatte sparire prima che se ne possa conoscere il
contenuto.
Il Direttore sanitario di Casa Sollievo, afferma che alcuni medici, di
nascosto, hanno prelevato delle orine del Padre e, fatte anlizzare in laboratorio,
vi hanno trovato tracce di barbiturici che potrebbero far morire un cavallo
in tre giorni.
Si impone allora la domanda: " Quale il motivo di questo attentato alla
vita del Padre?".
Qualche ingenuo sciocco ha creduto che questi medicinali siano serviti
a dare rilassamento ed a far riacquistare un poco di sonno al Padre.
Lasciamo queste anime candide nelle loro angeliche credenze.
Altri, invece, piu' scaltriti, sono certi che quei trattamenti siano stato
l' ultimo tentativo per stroncare la forte fibra del Padre, e quindi la
Sua vita, poiche' nessun' altra via sperimentata ha dato i frutti sperati.
Cioe', in parole povere, il Padre potra' essere stroncato dalla Sua Opera
soltanto rendendoLo privo di senno.