Questa persecuzione ha delle caratteristiche tutte proprie.
Infatti tre sono i gruppi che operano ai danni del Padre, tutti e tre indipendenti
tra loro.
Anzittutto quello delle donne gelose. Esse ritengono che il Padre abbia
una maggiore predilezione per altre donne e accordi ad esse maggiore attenzione.
La loro gelosia le acceca al punto che, per aggredire le avversarie, inventano
rapporti segreti tra costoro ed il Padre, ottenendo, con la loro infame
accusa di offendere non le nemiche ma, e in modo grave, il povero ed ignaro
frate.
I superiori di Lui, pur certi che si tratta di falsita' prodotte da fantasticherie
isteriche, devono intervenire per dovere d'ufficio, generando tormento e
turbamento nel santo confratello.
L'altro gruppo,quello delle calunniatrici, di cui si e' gia' accennato,
e' composto da personr malvagie e perverse, capaci di compiere azioni le
piu' basse e nefande.
Queste donne, ingaggiate e pagate da persone che si propongono di gettare
nel fango il Padre (persone ben individuate), hanno il compito, gia' sopra
indicato di deporre in confessione che Padre Pio si e' comportato, con loro,
in modo gravemente offensivo del pudore e della morale. Esse recano un gravissimo
danno al Padre, perche' la loro vile infamia viene rafforzata dalla testimonianza
resa nella sacralita' del confessionale.
Occorre aggiungere che questi esseri disgustosi depongono anche presso il
confessionale di teologi assai noti e molto stimati, inducendo costoro a
ricredersi sulla buona opinione che avevano del Padre, non solo, ma anche
ad intervenire presso alte autorita' ecclesiastiche per convincerle di essersi
sbagliate nella stima accordata al Padre.
Il terzo gruppo che muove una radicale ed ostinata lotta al frate e' quello
gia' noto dei coalizzati che, per porre in atto il crimine del registratore
in confessionale, stringono attorno a Lui una piu' fitta cortina di vigilanza,
di controllo e di pedinamento, che Gli vieta ogni contatto con gli amici
e mostrando vilmente di assisterlo, impedisce che altri si avvicini a Lui.
Questi disonesti tentano anche di avvalersi dell'apporto dei due gruppi
di donne (le gelose e le calunniatrici) per consolidare la propria azione
offensiva. Ma quando sembra che abbiano gia' raggiunto lo scopo che si sono
prefissi, all'improvviso la loro opera viene clamorosamente scoperta. Una
ristretta cerchia di amici del Padre, sempre in attenta vigilanza, riesce
a smascheraree l'attentato portato in confessionale ed a proclamare pubblicamente
la notizia.
In tal modo l'azione dei congiurati si ritorce pesantemente su di loro.
Cosi', subito dopo la meta'del 1960, tutta la criminosa impalcatura, costruita
dai nemici di Padre Pio, crolla, ed i responsabili vengono ricoperti di
disprezzo.
Pero' in questo quinquennio e specialmente negli anni 1959 e 1960, il Padre
e' stato duramente flaggellato