Nell' Ottobre del 1960, il cardinale Tardini richiama definitivamente
a Roma mon. Maccari, ponendo cosi' fine allo scempio ed al disordine che
costui ha portato a San Giovanni Rotondo.
E' stato in periodo breve, ma per il Padre, che deve portare avanti la Sua
missione, e' un periodo di straziante tortura e di villano sballottamento.
Prima di ripartire da San Giovanni Rotondo, Maccari comunica a Padre Pio
che e' " pensiero " del Papa Giovanni XXIII di voler provvedere alla sistemazione
giuridica dell' Opera.
Padre Pio prontamente ubbidisce e padre Agostino ( per Lui ) scrive al Papa
ringraziandolo di voler dare stabilita' giuridica all Clinica ( 3 Ottobre
1960).
Pero', chi e' amico del padre, preoccupato per il futuro dell' Opera, prospetta
a Lui l' opportunita' di fare testamento e Padre Pio lo fa ( 4 Ottobre 1960
) istituendo erede universale un ente giuridico che la Santa Sede dovra'
erigere a S. Giovanni Rotondo alla Sua morte.
Il testamento, come si puo' notare, e' del giorno successivo alla lettera
al Papa.
Padre Pio, come si sa, e' totalmente ignaro di abilita' diplomatiche.
Ma chi per Lui ha formulato il testamento, che istruisce erede universale
un ente giuridico che la Santa Sede dovra' erigere alla morte di Padre Pio,
e' stato abilissimo.
Infatti alla morte del Padre, la Santa Sede dovra' attenersi alle volonta'
del defunto e, istituendo un ente giuridico a cui affidare l' opera, le
sara'impossibile disporre secondo altre sue scelte.