Per tutto l'arco della vita compreso
tra l'impressione delle stimmate (1918)e il Suo trapasso da questa vita
(1968) Padre Pio fu sempre perseguitato.
Furono persecuzioni mosse da avversioni, gelosie, invidie, odi, ostruzionismo
al suo apostolato, accuse infamanti, calunnie, violenze morali.
Fin dalla Sua primissima presenza in San Giovanni Rotondo (1916) Egli trovo'
ostilita' nell'ambiente religioso perche', con la Sua intensa attivita'
apostolica, sconvolgeva la rilassatezza dei costumi e l'abituale negligenza
del clero locale.
Poi, negli anni successivi, sino al trapasso, il Suo servizio intenso ed
incondizionato alla Chiesa di Cristo incontro', giorno per giorno, avversioni,
contrarieta', cotrasti, per opera, normalmente, di persone che trovavano
in Lui un duro ostacolo al conseguimento di loro disonesti interessi personali.
Queste guerre continue l'avevano ridotto un "ecce homo", tanto che nell'ultimo
giorno di vita Egli, dopo la celebrazione della Messa, stava per crollare
giu' dall'altare se non fosse stato provvidenzialmente soccorso dai presenti.
Dopo una vita di persecuzioni crudeli e feroci, al suo trapasso parve a
molti che insieme a Lui crollassero anche le opere Sue. Ma quello che sembro'
designare una fine, fu invece un principio, cio' che sembro' segnare una
sconfitta fu invece una vittoria, cio' che sembro' delineare una prostrazione
fu invece un trionfo.